
Con gli ArtGlass un viaggio virtuale nel Medioevo
Al Palazzo comunale di San Gimignano, un ciclo di affreschi prende vita con gli occhiali che permettono di vedere con l'effetto della realtà aumentata Bastano un paio di occhiali per fare un viaggio nel tempo. Nel Palazzo Comunale di San Gimignano con gli occhiali tecnologici di Artglass, possiamo "entrare" in alcuni cicli di affreschi della pittura senese del 1300. Basta inforcarli e si arriva al cospetto della Madonna nella Maestà di Lippo Memmi (è famosa anche la sua Annunciazione con Simone Martini di cui era allievo), si entra nella battaglia del ciclo cavalleresco di Azzo di Masetto, e si spiano gli amanti di Memmo di Filippuccio nella Camera del Podestà mentre si confessano l'amore nella vasca da bagno. Una guida negli occhi "Prenderanno vita grazie a un insieme di "realtà aumentata", animazioni e "storytelling"", spiega Antonio Scuderi, amministratore delegato di Artglass. "Perché delle opere abbiamo messo in rilievo alcuni particolari, che "escono", e vengono spiegati da alcuni studiosi al visitatore". Quindi non spaventatevi se appena indossate gli Artglass vi vedrete immediatamente comparire il pittore Lippo Menni, impersonato da Marco Valenti, professore di Archeologia cristiana e medievale a Siena che vi spiegherà la sua Maestà e vi rivelerà alcune curiosità. Per esempio, perché San Antonio nel quadro ha ai piedi un maialino di cinta senese? Restauro virtuale "Nel ciclo cavalleresco di Azzo di Masetto sono stati anche ricostruiti dei dettagli che nell'affresco non sono ancora stati realizzati: è stato fatto una sorta di restauro virtuale e in alcuni casi abbiamo anche potenziato i colori. A spiegare le battaglie dipinte, in questo caso, c'è un armigero (Dario Ceppatelli, archeologo, collaboratore del Laboratorio di informatica applicata all'archeologia medievale)", prosegue Scuderi. "Mentre nel ciclo di Memmo di Filippuccio ci sono alcuni animazioni, come il fumo che esce dalla vasca dove sono i due amanti. I nostri interventi rianimano gli affreschi, con molto rispetto. Sono molto discreti. Certo non ricreiamo dei videogame. L'intento è quello di coinvolgere emotivamente i visitatori per fargleli comprendere meglio". Fonte: Focus.it