
Barberini alla Biennale di Architettura di Venezia
L'azienda è stata scelta dal fotografo Ramak Fazel per rappresentare la nostra industria nel progetto "The Business of People" Barberini ha avuto l'onore quest'anno di essere stati prescelti, dal fotografo Ramak Fazel, tra le Aziende di eccellenza italiana, a rappresentare la nostra industria, nella espressione figurativa del suo stand, intitolato: "The Business of People", tra cui Ferrari, Maserati, Brembo, Solari, Augusta, ecc. Il tutto è nato, dice Ramak: «Quando abbiamo iniziato la nostra ricerca nel mondo industriale italiano e alcuni miei collaboratori mi hanno ricordato il primo articolo della Costituzione italiana, secondo cui l'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro [...], in contrasto con la Dichiarazione d'indipendenza americana in base alla quale l'America è una Repubblica fondata sulla vita, sulla libertà e sulla ricerca della felicità. È stato quindi questo contrasto a guidarci in un primo momento.» www.youtube.com/watch?v=0H_NCb9iNWM (>33:40 min) Di seguito l'articolo scritto da Ramak sull'opera dedicata alla Barberini: Dalle materie prime alle lenti finite, Barberini controlla tutte le fasi nel corso della realizzazione delle lenti ottiche. L'intero processo produttivo, la ricerca e lo sviluppo (compresa la costruzione delle macchine) hanno sede in un solo stabilimento a Silvi, in Abruzzo. Solo le lenti semifinite, prodotte partendo dalla sabbia silicea, sono realizzate all'estero, nello specifico in una filiale Barberini in Germania. La scelta dell'Abruzzo (un territorio che non vanta una tradizione in questo ramo) come sede dell'azienda non è stata casuale. Pietro Barberini, l'imprenditore che fondò la società trasformando il negozio di ottica di famiglia in un centro produttivo specializzato, decise infatti di non allontanarsi dalla sua città natale. Nonostante l'economia globalizzata tenda a sottovalutare la posizione geografica, il collegamento con la realtà locale è stato coltivato dai successori di Barberini, che hanno subito compreso i vantaggi del rapporto diretto con persone dallo stesso background. Quando tutti si conoscono, le idee circolano velocemente e tutti partecipano al processo decisionale. La figura dell'imprenditore è un elemento discontinuo nella storia del territorio. È un caso in cui il fattore umano (un mix di psicologia, carattere, determinazione, spirito d'indipendenza e talento organizzativo) determina un cambiamento improvviso nel flusso lineare di una comunità. Questo particolare fattore umano è definito «Spirito animale» da John Maynard Keynes. Nel suo libro del 1936 intitolato la "Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta", Keynes descrive questa tendenza: «A prescindere dall'instabilità dovuta alla speculazione, vi è una instabilità di altro genere, dovuta a questa caratteristica della natura umana: che una larga parte delle nostre attività positive dipende da un ottimismo spontaneo piuttosto che da un'aspettativa in termini matematici, sia morale che edonistica o economica. La maggior parte, forse, delle nostre decisioni di fare qualcosa di positivo, le cui conseguenze si potranno valutare pienamente soltanto a distanza di parecchi giorni, si possono considerare soltanto come risultato di tendenze dell'animo, di uno stimolo spontaneo all'azione invece che all'inazione, e non come risultato di una media ponderata di vantaggi quantitativi, moltiplicati per probabilità quantitative».