
Occhialeria italiana: nel 2012 export a +7%, consumi interni al minimo
Il momento è ancora delicato ma anche per il mercato interno si interavedono prostettive migliori dalla seconda metà del 2013 IL CONTESTO GENERALE Per poter meglio analizzare i risultati dell'occhialeria italiana nel 2012 e capirne le prospettive per il prossimo futuro è necessario contestualizzare il tutto in un quadro globale. Il 2012 si è caratterizzato per un andamento debole dell'economia mondiale, i flussi commerciali hanno ristagnato, nei principali paesi avanzati l'insicurezza e la sfiducia sono rimasti i tratti dominanti e si sono tradotti in rinvii delle decisioni di spesa di famiglie e imprese, gli emergenti hanno continuato a crescere, ma a tassi più bassi: sostanzialmente l'incertezza generale ha prevalso. Guardando al nostro Paese, l'Italia, sono in molti a sostenere che si stia ormai toccando il fondo della dura recessione. La sfiducia ha infatti compresso la domanda interna ben oltre quanto giustificato dalla situazione oggettiva dei bilanci familiari e aziendali: gli acquisti di beni durevoli sono scesi molto più del reddito reale disponibile, gli investimenti sono ai minimi storici in rapporto al PIL e le scorte sono bassissime. Questa tendenza si è leggermente affievolita nell'ultima parte dell'anno, lasciando intravedere almeno per alcune aree (Stati Uniti, Germania, BRICs) quelli che potrebbero essere i segnali di uscita da questa lunga crisi che ormai dura da un quinquennio. L'occhialeria ha rispecchiato fedelmente l'andamento generale. La sua fortissima vocazione internazionale ha consentito di cogliere al massimo tutte le opportunità dall'export bilanciando un mercato interno in estrema difficoltà. produzione, aziende e occupati La produzione dell'occhialeria italiana nel 2012 è stata di 2.799 milioni di Euro con un aumento del 5,3% rispetto all'anno precedente. La crescita della produzione è stata determinata ancora dall'andamento delle esportazioni che, seppur a tassi di crescita inferiori rispetto agli ultimi anni, si sono mantenute costantemente in trend positivo incrementando nell'ultima parte dell'anno. Il numero delle aziende si è leggermente contratto fino alle 880 unità (-2,5% rispetto al 2011), riduzione ancora concentrata nelle PMI e nelle aziende artigiane che più delle altre faticano a reagire. Il numero degli occupati è, invece, lievemente incrementato grazie alla dinamica positiva in atto in alcune grandi aziende industriali leader: sono così oltre 16.200 gli addetti, senza contare i lavoratori a tempo determinato (oltre il migliaio), +0,6% rispetto al 2011. LE ESPORTAZIONI E LA BILANCIA COMMERCIALE La bilancia commerciale italiana del settore occhialeria si conferma nel 2012 largamente in attivo (di quasi 1.777 milioni di euro il saldo export-import), in aumento del 7,6% rispetto al 2011. Supera così l'11% il contributo dell'occhialeria all'attivo commerciale del sistema moda Made in Italy, a fronte di un 2,5% in termini di produzione che testimonia una superiore propensione all'export rispetto agli altri comparti. Le esportazioni, di montature, occhiali da sole e lenti, che rappresentano ormai il 90% della produzione del settore, sono cresciute del 7% rispetto al 2011 raggiungendo il loro massimo storico: 2.631 milioni di euro. L'andamento è stato caratterizzato da un incremento di entrambi i comparti principali del settore, montature e occhiali da sole, ma sono state le montature a essere trainanti rispetto a quanto successo negli ultimi anni. L'export degli occhiali da sole: nel 2012 l'export del sole ha fatto segnare una variazione tendenziale del 5% attestandosi a 1.723 milioni di euro. L'export delle montature ha registrato invece una crescita decisamente più significativa, +11,2%, raggiungendo quasi 847 milioni di euro. La dinamica mensile dell'export nel 2012 ha visto un netto miglioramento delle performance nella seconda metà dell'anno, in particolare nell'ultimo trimestre, laddove i tassi di crescita delle esportazioni sono tornati a essere a due cifre. A testimoniare la vivacità del settore sui mercati internazionali anche l'andamento delle importazioni che sono cresciute a livello tendenziale del 5,7% a quota 855 milioni di euro. Le esportazioni per aree geografiche e paesi Il 2012 è stato un anno emblematico di come, sebbene Europa e Stati Uniti assorbano insieme quasi l'80% delle esportazioni italiane dell'occhialeria, le imprese italiane del settore abbiano incrementato la loro presenza anche nei mercati più lontani, come l'America Latina e l'Oceania e ne sappiano cogliere le crescenti opportunità. In generale, infatti, la bassa crescita nell'area europea ha potuto contare nel 2012 sui risultati più che positivi nei mercati "più nuovi" per il settore: America Latina, Asia e Oceania appunto. Relativamente alle aree geografiche in dettaglio, considerando le esportazioni nel loro complesso, occhiali da sole e montature, possiamo osservare che: -area di riferimento per le esportazioni dell'occhialeria nel 2012 resta l'Europa, con una quota di poco inferiore al 50% del totale delle esportazioni italiane del settore e una crescita tendenziale del 4,9% (+2,9% per gli occhiali da sole, +8,4% per le montature). Questa crescita è stata trainata, sia dall'andamento dell'export delle montature, sia dagli ottimi risultati fatti segnare in Germania e UK. -La quota dell'export destinata all'America ha superato nel 2012 il 29%, con un aumento dell'export del comparto sole-vista del 11,3% rispetto al 2011. All'interno le due aree principali hanno segnato incrementi significativi: in America del Nord si è registrato un +10,7%, in Centro e Sud America l'export di occhiali da sole e montature ha segnato un +13,4% sull'anno precedente, consentendo a tale area di arrivare ad assorbire il 6,3% dell'export italiano del settore, quota in costante crescita. -In Asia, area che accoglie ormai quasi il 18% delle esportazioni italiane di occhiali da sole e montature, la variazione tendenziale dell'export nel 2012 è stata del +7,1%. -Le esportazioni del comparto sole-vista, nel 2012 sono cresciute anche in Oceania (+7,7%), area che detiene una quota ancora molto bassa, ma continuamente in crescita grazie all'Australia; mentre hanno segnato il passo in Africa (-3,3% la variazione tendenziale). Dal punto di vista dell'analisi per singoli paesi di esportazione segnaliamo invece: -negli Stati Uniti (da sempre primo mercato di riferimento per il settore, nel 2012 con una quota superiore al 22%) l'export complessivo del sole-vista ha fatto segnare un +11,3% rispetto al 2011. Sia le montature (+7,8%) che gli occhiali da sole (+12,7%) hanno contribuito alla crescita complessiva delle esportazioni. -In un quadro europeo piatto, in alcuni casi negativo sono state le performance in Germania e UK a determinare il complessivo risultato positivo delle esportazioni nell'area. In Germania con un mercato del vista già in trend positivo si è confermata, seppur in modo meno marcato, l'ascesa delle vendite degli occhiali da sole. In Germania così le esportazioni italiane complessive del sole-vista sono cresciute del 10,7% a livello tendenziale, declinato in un +6,6% per il sole e un +16,2% per le montature. In UK (+15,7%) le esportazioni italiane di occhiali da sole e montature nel 2012 hanno avuto una crescita del 18,4% per il sole e dell'11,5% per il vista. -Sottotono la performance delle esportazioni italiane in Francia (+2,8% complessivo rispetto al 2011, nel dettaglio un +1,8% per il sole e un +4,2% per le montature). -A determinare il risultato negativo in Spagna l'andamento deludente delle esportazioni italiane di occhiali da sole (-1,7% complessivo rispetto al 2011, declinato in un +8,9% per le montature e un -5,9% per il sole). -La crisi dei debiti sovrani e la costante contrazione dei consumi hanno, invece, penalizzato per il secondo anno consecutivo le esportazioni di occhiali da sole e montature italiane in Grecia dove sono calate dell'11,8% (-10,2% il sole e -16,9% le montature) e in Portogallo dove hanno fatto registrare un -3,6% (-12,8% le montature a fronte di un modesto incremento del 3,2% degli occhiali da sole). -In un contesto globale di rallentamento dei paesi avanzati diventa fondamentale saper cogliere tutte le altre opportunità sui mercati internazionali, in particolar modo nei paesi emergenti o "nuovi" per il settore, oppure in quei paesi che da puri fornitori si stanno rivelando consumatori (la Cina su tutti). Sebbene le quote di tali mercati siano ancora poco rilevanti è interessante notare come siano continuamente in crescita e considerarne il grande potenziale che essi costituiranno nel prossimo futuro (2 miliardi di nuovi consumatori). Nel 2012 l'export di occhiali da sole e montature ha così fatto segnare nuovamente ottimi risultati in molti di questi paesi. Riportiamo, in ordine di rilevanza rispetto alla quota attuale che assorbono delle esportazioni del settore (dal 2,5% allo 0,5%), le variazioni tendenziali registrate nel 2012: Emirati Arabi +6,1% (+4,3% il sole e +14,4% le montature) Cina +61,6% (+29,8% il sole e +122,4% le montature) Brasile +28,5% (+30% il sole e +24,3% le montature) Australia +6,6% (-0,4% il sole e +31,1% le montature) Corea del Sud +7,4% (+5,5% il sole e +32,4% le montature) Turchia +6,8% (+13,4% il sole e -31,8% le montature) Russia +4,2% (-3,3% il sole e +22,3% le montature) Arabia Saudita +20,6% (+22,9% il sole e +14,9% le montature) Cile +89,2% (+76,3% il sole e +125,4% le montature) Tailandia +4,8% (+7% il sole e +3,3% le montature) India +23,2% (+25% il sole e +18,4% le montature). A livello di mercati di approvvigionamento continua a essere predominante l'import proveniente dall'Asia con una quota di poco inferiore al 70%. LE QUOTE DI MERCATO DELLE ESPORTAZIONI ITALIANE A livello di esportazioni mondiali di occhiali da sole e montature (circa 12.000 milioni di euro nel 2012) l'Italia detiene il primato con una quota di mercato di circa il 25%. Considerando gli occhiali da sole la quota di mercato dell'export italiano in valore sale a oltre il 30%, per le montature si attesta invece al 22%. Dietro l'Italia, si confermano Cina e Hong Kong. LE ESPORTAZIONI IN VOLUME Complessivamente si sono esportate nel 2011 oltre 92 milioni di paia di occhiali, di cui 61 milioni di paia di occhiali da sole (circa il 67%) e 31 milioni di montature da vista (il 33%). Anche in termini di quantità nel 2012 vi è stato un incremento, complessivamente del 2% rispetto al 2011 totalmente trainato dalle montature (+0,1% per gli occhiali da sole, +7% per il vista). IL MERCATO INTERNO Il 2012, così come premesso, è stato particolarmente difficile sul fronte interno. Siamo ormai al quinto anno consecutivo di andamento negativo, con i consumi che, si spera, abbiano raggiunto il loro punto più basso. In termini di sell-in, nel 2012 il mercato interno si è attestato a poco meno di 963 milioni di euro segnando un pesante -4,5% rispetto al 2011. Guardando direttamente il sell-out e quindi i consumi nel canale ottico (dati forniti grazie alla partnership con GfK Retail & Technology Italia, una delle più grandi società fornitrici di ricerche di mercato al mondo che opera da anni nel settore con il panel ottici), abbiamo riscontrato la stessa dinamica. In valore le vendite nel 2012 sono scese a livello tendenziale del 4% penalizzate dall'andamento negativo degli occhiali da sole (-6%) e delle lenti oftalmiche (-6%) a fronte di una sostanziale tenuta delle montature (-1% in recupero negli ultimi mesi dell'anno). In volume il trend è stato sostanzialmente lo stesso con un ancora più marcato -7% per l'occhiale da sole. Anticipazioni I principali istituti di ricerca e le istituzioni economiche sembrano concordi nell'affermare che, nonostante i segnali di rafforzamento emersi in alcuni paesi nei mesi finali del 2012, le prospettive di crescita globale rimangono soggette a considerevole incertezza. Quest'ultima è legata soprattutto all'evoluzione della crisi nell'area dell'Euro e alla gestione degli squilibri del bilancio pubblico negli Stati Uniti, dove restano rischi, sebbene sia stata scongiurata la repentina restrizione del bilancio federale all'inizio di quest'anno. Nel corso del 2013 la ripresa rimarrebbe fragile, gli analisti condividono l'ipotesi che l'espansione del prodotto mondiale si intensifichi solo nel 2014. A livello italiano, solo un governo stabile per la prosecuzione di alcune e l'avvio di altre riforme strutturali indispensabili, potrebbe comportare finalmente l'inizio di una inversione di tendenza a partire dalla seconda metà del 2013. Per le aziende dell'occhialeria sarà ancora vincente una strategia di internazionalizzazione spinta che punti a cogliere le opportunità offerte dai nuovi mercati.