
Il Debutto di JPLUS
Alessandro Martire: "Mido è un raccoglitore di idee ed energia" "Un raccoglitore di idee e di energie". Così Alessandro Martire, co-Founder e Art Director di JPLUS, un giovane brand del settore dell'occhialeria, definisce Mido. Alla domanda sul perché della decisione di partecipare per la prima volta alla manifestazione milanese, Martire spiega: "In questi anni ho visto la volontà di sdoganarsi da fiera istituzionale a contenitore importante di design e innovazione. Qui si affacciano i maggiori player mondiali e penso che anche per noi sia importante usufruire di questa piattaforma per comunicare il nostro spirito e dare il nostro contributo come azienda Made in Italy". "E' la prima volta che esponiamo, quindi il nostro focus è concentrato nel far conoscere l'anima del nostro Brand e i prodotti che ne sono un'emanazione naturale" prosegue l'Art Director e co-fondatore di JPLUS per spiegare quelle che saranno le novità che porterà a Mido. "Avremo due grosse novità: la prima è la presentazione di una Special Edition da sole acquistabile solo in Fiera. Si tratta di modelli con un concept molto forte che saranno accessibili solo ai clienti che visiteranno il nostro spazio. L'altra novità importantissima è la presentazione della Capsule Collection realizzata in collaborazione con il noto marchio di moda Costume National. L'idea è quella di portare i prodotti che sfilano in passerella, quindi prodotti con forti contenuti stilistici nei migliori punti vendita del mondo. Personaggi come Vincent Gallo, David Bowie etc.. stanno già indossando il modello da Uomo della SS14 che è stato presentato a Londra, New York e Milano e che ha riscosso molti consensi. A breve la Maison confermerà la visita dello stilista Ennio Capasa durante la manifestazione". Come vede il Mido del Futuro? "Uno spazio con una forte identità – risponde Alessandro Martire - che non dovrebbe limitare l'accesso ai soli addetti ai lavori ma, come il Salone del Mobile, dare la possibilità trovando una formula per fare in modo che i Brand riescano a comunicare i loro spirito ad una clientela più vasta. Questo, sono certo, porterebbe più visitatori, il livello si alzerebbe notevolmente e sicuramente oltre a far conoscere i nostri brand agli ottici/distributori avremmo la possibilità di confrontarci con altre categorie che potrebbero darci spunti sicuramente interessanti".

