
Mykita: pezzi pregiati per settori di nicchia
Investire in ricerca e sviluppo perche' i marchi che sapranno essere innovativi avranno successo. E' la convinzione di Philipp Haffmans, design director di Mykita - espressa in occasione della partecipazione all'edizione 2011 di MIDO – sul futuro dell'industria dell'eyewear. “I marchi innovativi andranno forte. La strategia migliore è sempre quella di investire nella ricerca e nello sviluppo” dice Haffmans, sottolineando che l'azienda sta attraversando un buon momento proprio per le sue caratteristiche: “Dal momento che MYKITA opera in un settore di nicchia, non abbiamo pressoché risentito della crisi. Anche durante la crisi abbiamo sperimentato una fase di crescita, quindi continueremo su questa strada”. MIDO rappresenta sempre una grande opportunita' d'affari. E Philipp Haffmans ha le idee per chiare sugli obiettivi di queste giornate milanesi: “Incontrare fornitori e clienti, vendere occhiali e, la sera, gustarmi una bella tagliata di manzo con dell’ottimo vino rosso”. Scherzi a parte, quali sono le novita' principali? “Abbiamo condotto diversi esperimenti con il nuovo materiale brevettato MYLON. Presentiamo alcuni pezzi eccezionali creati insieme ai nostri collaboratori, i designer Bernhard Wilhelm e Romain Kremer. E ovviamente presentiamo anche i nuovi modelli delle nostre collezioni principali in metallo e acetato”. Per quanto riguarda i colori, tradizione e novita' vanno di pari passo: “Il nero – dice Haffmans - è sempre meraviglioso, ma c’è anche la tendenza a utilizzare colori molto accesi e vivaci. Ad esempio l’arancione acceso”. E qual e' il modello che preferisce, il numero uno? “Il numero uno in che senso? Il più venduto o il più bello? C’è sempre un grosso divario tra i miei modelli preferiti e quelli che hanno maggiore successo commerciale. Un modello che presentiamo si chiama MARTIN, e sarà forse il numero uno in termini di vendite, ma il più ammirato sarà il modello JOANIE". Philipp Haffmans, che si definisce “edonista”, ha ormai una notevole esperienza nell'eyewear. “Quando studiavo design all’Accademia delle Belle Arti di Berlino, partecipai a un concorso di design di eyewear: è stato allora che ho gettato le fondamenta per il mio futuro in questo settore”. E ha anche una filosofia o un obiettivo non sempre facile da realizzare: “Creare e vivere in un ambiente aziendale che faccia sentire tutti come a casa propria”. Haffmans, design director: “non sempre il piu' bello e' anche il piu' venduto”