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Hugo Boss di nuovo in corsa alla Barcelona World Race

Hugo Boss di nuovo in corsa alla Barcelona World Race

La flotta è allungata con due barche al comando che hanno superato l’Equatore e le altre che seguono.Attualmente Hugo Boss è settima in classifica.Il 13 marzo Hugo Boss aveva raggiunto il porto di Berkeley Sound nelle Falkland Orientali per fareuna sosta tecnica senza assistenza. Il 16 marzo l’equipaggio prendeva la difficile decisione diraggiungere la capitale Port Stanley per effettuare le riparazioni necessarie con l’aiuto della lorosquadra di supporto e dei loro velai. Lunedì scorso la squadra ha finito il proprio lavoro alla vela eall’attrezzatura e Hugo Boss è ripartita.Mercoledì 23 marzo la barca, che gode del sostegno di Hugo Boss e Hugo Boss Eyewear, era labarca più veloce della flotta al rilevamento delle 5 del mattino, procedendo a più di 17 nodi mentre eraimpegnata ad affrontare l’estremità settentrionale di una forte bassa pressione che portava con sé ventioltre i 40 nodi. I ragazzi della squadra di supporto hanno fatto ben più di quel che avremmo potuto sperare in cosìpoco tempo – ha dichiarato Wouter Verbraak da bordo di Hugo Boss –. Direi che ora la barca è al99% del suo effettivo potenziale. È bello vederla di nuovo con la randa completamente issata, erano seisettimane che non la vedevamo così e non ci ricordavamo più quant’è grande. Comunque ognisperanza di un ritorno morbido alla regata avrà vita breve, con una profonda bassa pressione che si vaformando rapidamente al largo della costa sudamericana e sembra pronta da stasera a scatenare ventidi tempesta.” “Ci aspettiamo parecchio vento. Si prevedono venti di burrasca, di 35-40 nodi. Fortunatamente siamo infavore di vento, ma non bisogna sottovalutare depressioni come queste, specialmente da queste parti. Imodelli tendono a sottostimare il vento. A giudicare da quel che è capitato ai nostri avversari che sonpassati di qui una settimana fa, noi potremmo restare in questa situazione per almeno altre 36 ore.”“In condizioni di mare impegnative la musica è sempre la stessa, non c’è troppo da guadagnare e c’èmolto da perdere. Dovremo continuare a fare quello che abbiamo fatto fin dall’inizio della regata, cioèbadare alla barca e cercare di non rischiare, o piuttosto di rischiare per guadagnare in velocità quandone vale la pena.”   La regata in doppio senza scalo intorno al mondo è ritornata nell’Oceano Atlantico  
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