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Hoet: piu' collezioni esclusive per i marchi affermati

Hoet: piu' collezioni esclusive per i marchi affermati

Patrick Hoet, uno dei nomi illustri del design internazionale dell'eyewear, ha delle convinzioni ben precise: su come si dividerà il mercato nel prossimo futuro (“catene di medio livello e negozi indipendenti di alto livello”), sulla fine delle montature in plastica (“sarà forse l'ultimo salone prima che ci stanchino definitivamente”), sull'oro lucido come colore della prossima stagione. E le esprime chiaramente in questa intervista in occasione di MIDO 2011. Titolare di un'azienda di recente costituzione, Hoet è dell'idea che non tutti I mali vengano per nuocere: “Abbiamo iniziato in piena crisi (Silmo 2008). Forse avremmo avuto una partenza migliore se non ci fosse stata la crisi, chi può dirlo… Personalmente penso che la crisi abbia un effetto positivo sul mercato, perché elimina le aziende meno stabili e crea migliori condizioni sul mercato per chi ce la fa”. E per il futuro ritiene che “il mercato al dettaglio si dividerà in segmenti specializzati: catene di medio livello e negozi indipendenti di alto livello. Il mercato di alto livello a sua volta prima o poi si dividerà in prodotti di qualità 'di marca' e 'non di marca'. Quelli non di marca saranno gli unici a combinare qualità ed esclusività. Non potranno crescere troppo e probabilmente non lo faranno, se vogliono mantenere la loro esclusività”. Idee chiare anche su cosa segna questa edizione di MIDO: “più collezioni esclusive per i marchi affermati. Per le montature in plastica di ispirazione vintage, sarà forse l’ultimo salone prima che ci stanchino definitivamente. È la loro fine”. E agganciandosi a quest'ultimo argomento, indica le novità introdotte dalla Hoet: “due nuove montature in titanio dello spessore di 5 mm. Mia figlia Bieke presenta una visiera con schermo solare adatta alle lenti da vista della sua collezione Cabrio e un nuovissimo specchio da tavolo. Sono fiero di lei”. Di certezza in certezza. Quale sarà il colore della stagione? “Oro lucido: se non per questa stagione, per la prossima”. E se gli si chiede quale è il suo occhiale preferito, replica: “Per ora il nostro modello Alice, ma permettetemi di citare un collega: l’oggetto perfetto deve ancora essere creato, altrimenti i designer non avrebbero ragion d’essere”.   “La crisi ha anche effetti positivi: elimina aziende meno stabili” 
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