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Creativita' e innovazione a salvaguardia dell'ambiente per Fedon

Creativita' e innovazione a salvaguardia dell'ambiente per Fedon

“Creatività e innovazione rimangono la nostra missione nel settore. Direi anzi che sempre di più ci viene richiesta e costituisce il fattore distintivo della Fedon”. Callisto Fedon spiega così filosofia e successo del Gruppo di Vallesella di Cadore, leader nella produzione di portaocchiali e accessoristica, fondato da suo nonno Giorgio e di cui lui oggi è presidente. E oggi a creatività e innovazione si aggiunge una particolare attenzione alla salvaguardia dell'ambiente. “Innovazione non è soltanto la ricerca di nuove forme, materiali o soluzioni estetiche. Lavorare per promuovere la salvaguardia dell’ambiente è forse uno dei principi di innovazione più importanti. Tutto ciò che costituisce un vantaggio e un valore è innovazione. Il percorso comunque è solo iniziato perché quanto reperibile sul mercato dei materiali è ancora poco e poi si richiede una svolta culturale che è appena all’inizio”. Il cliente spesso guarda all’occhiale e meno all’astuccio. Invece anche per gli accessori c’e’ uno studio particolare. Come nasce, stilisticamente, un astuccio? Cosa si tiene in maggior considerazione? “Ovviamente noi teniamo molto a valorizzare l’importanza del nostro lavoro. E’ comunque consolidato che, dall’entrata dei grandi nomi della moda nel settore dell’occhiale oramai da più di 20 anni, l’immagine integrata ha assunto un’importanza determinante.Non è raro il caso che qualcuno dei nostri clienti ci dica che spesso devono prestare energie alla definizione del portaocchiali quasi o di più che all’occhiale stesso. Il nostro prodotto è soprattutto comunicazione e promozione. Capire cosa il nostro cliente vuole esprimere con la filosofia delle sue linee di vendita è quello che dobbiamo prima comprendere e poi realizzare al meglio perché vada comunicato al consumatore finale”. Le linee-guida della collezione 2011 derivano da questa filosofia di fondo. “La ricerca di essere in linea con il fattore moda rimane centrale – spiega Callisto Fedon -. Ricercare la riduzione dell’ingombro, legata al risparmio di spazio e di energia e quindi alla riduzione dell’inquinamento ambientale, è il nostro target attuale”. Sotto il profilo economico l’azienda Fedon cosa si aspetta dall’immediato futuro? “Il 2010 è stato un anno positivo. I nostri clienti stanno lavorando con buoni risultati. Consolidare e continuare a razionalizzare rimane il centro dell’attività. Volatilità di mercato e concorrenza dell’estremo oriente sono due fattori che permangono”. Anche il Gruppo Fedon guarda a questo Mido 2011 con interesse e con legittime aspettative. “Mido è sempre Mido come Sanremo è sempre Sanremo – replica il presidente dell'azienda bellunese -. E’ una fiera che, oltre ad essere il centro mondiale riconosciuto del settore, si sta trasformando per equilibrare l’esigenza di avere un rapporto costi–benefici in linea con il cambiamento dello scenario economico. Mido rimane per noi il momento più importante di verifica. In questa edizione, in particolare, ci aspettiamo di trovare un contesto rinvigorito che darà una forte spinta a riguardare il futuro con l’entusiasmo che ha sempre contraddistinto il nostro settore”.     Callisto Fedon: Mido e' il più importante momento di verifica 
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