
Certottica esegue test chimici per verificare la compatibilita' fisiologica dei metalli
Verificare la biodisponibilità di alcuni metalli è importante per tutelare il consumatore e garantire la sicurezza e la qualità del prodotto. Certottica da tempo esegue prove di laboratorio per accertare la presenza di metalli pericolosi alla salute in varie tipologie di prodotto, dalle montature di occhiali ai bastoncini da trekking, dai tessuti e contenitori di plastica fino agli occhiali da bambino. I prodotti destinati ai bambini dovrebbero essere sottoposti a maggiori verifiche nonostante non ci sia l’obbligo legislativo, la stessa normativa pone l’accento sull’importanza della sicurezza del prodotto per i piccoli consumatori. E questo vale, ad esempio, per gli occhiali dei piccoli. La legislazione. La norma armonizzata europea di riferimento per la verifica è la EN 71-3 “Sicurezza dei giocattoli – Migrazione di alcuni elementi”. Un aspetto importante di questa specifica legislativa e normativa è che viene presa in considerazione anche negli Stati Uniti: esiste, infatti, una legge denominata “Federal Hazardous Substance Act” (FHSA) numero 16 CFR 1500 che regolamenta la biodisponibilità di alcune sostanze pericolose nei giocattoli. Per i metalli, essa è identica a quella europea. Non è comune che un regolamento federale americano sia identico a quanto previsto da una direttiva europea: ciò garantisce al fabbricante la conformità del suo prodotto sia al mercato americano sia europeo senza supplementi di prove. Anche se la verifica della migrazione dei metalli non è un requisito cogente per il produttore, la sua verifica denota una particolare attenzione alle questioni ambientali e alla sicurezza del prodotto nei confronti dell’utilizzatore. Così facendo si eleva lo standard qualitativo del prodotto stesso. Il test di prova. Certottica, ormai da alcuni anni, esegue prove secondo le specifiche delle norme EN 71-3 e 16 CFR 1500 per alcune tipologie di prodotti diversi dalle montature per occhiali. Principalmente sono state eseguite valutazioni su bastoncini da trekking, tessuti e contenitori in plastica. Nell’ultimo periodo sono arrivate, sempre più di frequente, richieste per eseguire tale verifica su occhiali da bambino, siano essi da vista o da sole. In tali occasioni, a differenza di quanto ci si aspettava, sono state riscontrate anche delle non conformità. In prevalenza la prova è eseguita sul rivestimento, che può essere definito come l’insieme di tutti gli strati di materiale depositati o formati sul materiale base, comprendenti pitture, vernici, lacche, inchiostri, polimeri o altre sostanze simili. L’esperienza di Certottica conferma che i materiali, in particolare, quelli per le finiture speciali in molti casi possono essere gli stessi impiegati sia per le montature da bambino sia le montature da adulto. In tale contesto, adesso, Certottica può contare sull’accreditamento Accredia per il test di prova sul piombo. Responsabilità sociale d’impresa. Tale ricerca porta a considerare un fattore fondamentale che comunemente viene definito responsabilità sociale d’impresa, vale a dire l'integrazione di preoccupazioni di natura etica all'interno della visione strategica d'impresa. Si tratta di una manifestazione della volontà delle grandi, piccole e medie imprese di gestire efficacemente le problematiche d'impatto sociale ed etico al loro interno e nelle zone di attività. Un concetto innovativo e molto discusso, che pone l’accento sul fatto che un prodotto non è apprezzato unicamente per le caratteristiche qualitative esteriori o funzionali; il suo valore è stimato in gran parte per le caratteristiche non materiali, quali le condizioni di fornitura, l’immagine e le accortezze produttive per non nuocere alla salute del consumatore. Tornando allo specifico caso descritto sopra, molto spesso l’utilizzatore di un occhiale mette spesso in bocca l’asta. Se si considera che un occhiale può essere utilizzato per uno o due anni, e in alcuni casi per più di due anni, si può supporre che il contatto delle aste con la bocca sia complessivamente prolungato. In un quadro generale di sicurezza e qualità del prodotto può essere opportuno scegliere e selezionare i materiali ecocompatibili, non inquinanti e non dannosi alla salute umana, garantendo la biodisponibilità di alcuni materiali anche se non c’è nessun vincolo stabilito per legge. Obiettivo: tutelare il consumatore e garantire la sicurezza e la qualita' del prodotto