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Allison: grande attenzione ai mercati emergenti

Allison: grande attenzione ai mercati emergenti

"Le previsioni sono rosee anche se molto diverse da paese a paese. Siamo sereni: il peggio è passato. Il mercato mondiale è in continua evoluzione e si aprono sempre nuove opportunità che siamo certi di saper cogliere" risponde così Giuseppe La Boria, consigliere delegato di Allison spa, alla domanda se ritiene che il settore dell'eyewear si sia ripreso dalla recente crisi globale. A La Boria abbiamo chiesto di entrare più in dettaglio nel rapporto fra Allison e il mercato. "Il nostro fatturato si divide tra Italia per un 30%, principale mercato sia in termini di punti vendita che penetrazione, Europa per un 30%, Asia per un 25% ed il restante 15% fra Nord e Sud America ed il resto del mondo". Quali sono stati i mercati più favorevoli per il vostro 2010? "Il 2010 si è dimostrato un ottimo anno per l'Asia , dalla Cina alla Corea, dove abbiamo avviato nuovi distributori per tutti i nostri brand internazionali " Avete intenzione di puntare su qualche nuovo mercato in particolare nel 2011? "Stiamo consolidando i mercati per noi importanti quali Francia, Inghilterra, Portogallo e Germania aumentando significativamente i fatturati nei paesi dell'Est e del Medio Oriente o nei mercati emergenti quali Russia, India, Messico e Brasile" Per finire ci puo' dare qualche dettaglio sul vostro rapporto con la distribuzione italiana? "Siamo molto vicini all'Ottico Italiano con il quale cerchiamo costantemente di rafforzare un rapporto di dialogo che ci consenta una partnership per crescere insieme. Il nostro obiettivo principale è quello di aiutarlo nel sell out e per questo proponiamo al consumatore un prodotto all'avanguardia nel design, nella qualità e nel comfort, offrendo una gamma completa di prodotto che spazia dal bambino di Benetton, con un vista tecnico ed un sole moda, alla donna elegante Gianfranco Ferré con l'occhiale gioiello. Il tutto mantenendo un rapporto qualità/prezzo che è tra i migliori sul mercato". Giuseppe La Boria: “ma sempre vicini all'ottico italiano”  
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