
Oggi a Venezia la prima giornata nazionale anticontraffazione
La contraffazione industriale e commerciale rappresenta oggi dal 5 al 7% del commercio mondiale. Il giro d’affari generato da questo fenomeno sta seriamente minacciando l’economia nazionale e mondiale e il suo sviluppo, sia a breve sia a lungo termine. Oltre al danno economico, notevole, il prodotto contraffatto costituisce anche una minaccia per la sicurezza dei consumatori.
L’occhialeria italiana, rappresentata da Anfao, l’Associazione Nazionale dei Fabbricanti di Articoli Ottici, ha ormai da tempo preso coscienza di questo fenomeno e da anni è in prima linea con iniziative per contrastarlo. Quest'anno Anfao si è fatta promotrice della giornata Nazionale della Contraffazione che si è svolta proprio oggi, mercoledì 7 luglio in varie sedi in tutta Italia.
La conferenza stampa tenutasi a Venezia è stata presieduta per Anfao dal Past President Cirillo Marcolin in quanto il Presidente Vittorio Tabacchi è stato trattenuto a Strasburgo, dove proprio da poche ore è stato eletto presidente dell'associazione europea di produttori articoli ottici EUROM I.
Siamo riusciti ad intervistare il Presidente Tabacchi il quale ha affermato che «la Prima Giornata Nazionale Anti-Contraffazione rappresenta un evento molto importante per il nostro comparto. Siamo davvero orgogliosi che proprio a partire da un nostro suggerimento, Confindustria abbia raccolto questo grido d’allarme e abbia indetto una giornata di riflessione e di mobilitazione coinvolgendo il sistema associativo, le istituzioni nazionali e locali e le forze dell’ordine impegnate sul campo ogni giorno per fronteggiare il dilagare di una piaga che sembra inarrestabile».
L’evento ha avuto quindi come obiettivo primario quello di sensibilizzare sia le imprese sia i cittadini sul fenomeno della contraffazione e intende essere un punto di partenza fondamentale per ulteriori concrete iniziative che contrastino il mercato del falso, iniziative che si rendono necessarie alla luce degli ultimi dati sul fenomeno.
Secondo le stime del WTO i beni contraffatti ammontano all’8% del commercio mondiale, mentre nel 2007 l’OCSE quantificava in 200 miliardi di dollari il giro d’affari complessivo della contraffazione. In Italia il mercato domestico del falso, nel 2008, si aggirava sui 7 miliardi di euro e nel comparto moda, in particolare, già solo nei primi 9 mesi del 2009 i sequestri di materiale contraffatto hanno superato i 19,5 milioni di pezzi. Secondo le stime del Censis, la sconfitta della contraffazione garantirebbe circa 130 mila nuovi posti di lavoro, mentre i costi diretti e indiretti ammontano a 18 miliardi di euro.
Numeri non da poco che mostrano come la contraffazione sia divenuta ormai un settore economico a parte, che necessita di interventi decisi per essere contrastata.
«Il dato è più preoccupante se si pensa che l’impatto economico della contraffazione è ancora maggiore su sistemi industriali come il nostro che fondano la loro capacità competitiva sulla qualità della produzione», ha continuato Tabacchi. «Il nostro settore risente particolarmente di questa minaccia anche a causa delle dimensioni del prodotto stesso che ne facilitano il trasporto, l’occultamento e la vendita tramite canali improvvisati come le bancarelle, le stuoie sulle spiagge, i tavolini nei mercati».
I danni sono molteplici e colpiscono le aziende, l’intero sistema produttivo e il consumatore finale: dalla concorrenza sleale per le aziende alla perdita di posti di lavoro, dalle mancate entrate da parte dello Stato al conseguente danno generale per la società. Inoltre i proventi di questo mercato vanno ad alimentare la criminalità e il lavoro sommerso. «Nel caso dell’occhialeria agli effetti negativi sull’economia e sulla società si aggiungono i pericoli per la salute dei consumatori», ha specificato Tabacchi. «Gli occhiali da sole (e da vista) contraffatti espongono al rischio di danni agli occhi e alla vista a causa di lenti non a norma, nonché possono provocare importanti reazioni allergiche alla pelle causate dalla non conformità dei materiali utilizzati per le montature stesse».
La giornata nazionale dell’anti-contraffazione ha dunque avuto anche l’importante obiettivo di raggiungere il consumatore finale. «A Venezia abbiamo scelto di dar vita a una importante azione dimostrativa di protesta», ha spiegato Tabacchi. «Su una piattaforma galleggiante di fronte a Palazzo Labia, in Campo San Geremia, sono stati distrutti, con una schiacciasassi, oltre 5000 paia di occhiali contraffatti, insieme a vetri di Murano e scarpe, espressione dell’eccellenza qualitativa prodotta nel nord-est d’Italia. Un messaggio forte per dire “no” ai prodotti taroccati». L’evento – dal forte impatto scenografico - è stato reso possibile grazie alla preziosa collaborazione con Certottica, l'Istituto Italiano di Certificazione dei prodotti ottici, leader nel rilascio di attestati di conformità per la certificazione CE dei prodotti ottici, che ha collaborato nella gestione dell’evento insieme a Confindustria Venezia.
La contraffazione colpisce indistintamente tutti gli attori coinvolti nel sistema produttivo – imprese, governo, istituzioni, cittadini -. Questo primo appuntamento si propone di diventare un evento annuale per dare un messaggio molto forte: l’Italia e il suo sistema produttivo hanno deciso di lavorare in sinergia per fare fronte comune contro il fenomeno della contraffazione.
«È importante che il messaggio raggiunga il maggior numero di persone», ha concluso Tabacchi di Anfao. «L’azione di sensibilizzazione più rilevante comincia dalla vita di tutti i giorni. Noi tutti possiamo, e dobbiamo, veicolare il messaggio ai nostri collaboratori, ai nostri familiari, a tutti coloro con cui veniamo in contatto: comprare il falso fa male, alle nostre tasche e anche alla nostra salute». Inoltre è un danno enorme, e meschino, per l’imprenditoria: per realizzare un’idea imprenditoriale servono anni di esperienza, di duro lavoro e confronto, purtroppo per rubarla bastano pochi attimi.