
Focus sulla situazione economica globale e del settore
Gli scenari di un mercato che, seppur faticosamente, cerca di uscire da un periodo di “recessione mondiale senza precedenti”, sono stati delineati dall’ economista Marco Fortis, in un video-intervento alla sessione plenaria che ha concluso il Vision Business Forum di Roma.
Fortis ha ricordato che bisogna tornare al 1929 per riscontrare una caduta del commercio mondiale simile a quella del primo semestre 2009; la crisi non ha risparmiato nessuno, “è giunta improvvisa come un vuoto d’aria, che ha fatto cadere l’economia mondiale”. Adesso vi sono alcuni spiragli di ripresa, anche se si tratta di una ripresa “fiacca” per via dei debiti sovrani di molti paesi, una crisi quest’ultima partita dalla Grecia ma che è globale.
E allora, a metà 2010, quali sono le prospettive per l’industria manifatturiera italiana, in particolare per il settore dell’occhialeria? Per l’economista è una situazione prospettica delicata da inquadrare, anche perché persiste in molti paesi l’indebitamento delle famiglie. Ci vorranno almeno un paio d’anni, a suo giudizio, prima che le famiglie siano stimolate a consumare come prima della crisi. La speranza è allora riposta nei paesi emergenti (Brasile, Russia, India, Cina) che stanno diventando veri paesi consumatori.
Il settore dell’occhialeria nel sistema moda/persona è fondamentale per il made in Italy. Nel 2009, pur in presenza della grave crisi, ha realizzato un surplus commerciale di 1,1 miliardi di euro, il più importante dei paesi avanzati.
E’ un settore che fa della qualità e dell’innovazione i suoi punti di forza ed è per questo che il prodotto ha tenuto meglio di altri. In modo particolare si basa sulla tradizione artigiana e sulla crescente industrializzazione dei saperi artigiani. E’ un punto di forza per l’Italia, ha tenuto meglio di tanti altri prodotti tipici. Siamo i primi esportatori di occhiali da sole ma anche di parti di montature e i primati sono stati mantenuti. La crisi non ha intaccato la nostra leadership. “Anche se la situazione permane difficile possiamo avere fiducia che il settore conservi la sua leadership e la sua capacità di crescere” ha detto Fortis, ricordando che raramente l’Italia ha arretrato nei settori di punta, a parte qualche rarissimo caso. E poi nel settore del bello, dell’estetica, della qualità e della sicurezza questo paese eccelle, tanto da essere leader non solo nella moda o nei prodotti per la persona ma anche nell’esportazione di yacht o navi da crociera.
I primi mesi del 2010 hanno segnato un recupero sia pure molto lento dell’attività esportativa ma alcune dati relativi ai paesi emergenti sono incoraggianti: nei primo trimestre l’export verso la Turchia ha segnato un più 50%, quello verso Cina e India un incremento fra il 20 e il 30%. Il mercato russo paga ancora alcuni problemi ma, una volta sistemati i suoi squilibri, la sua potenzialità è tale da indurre alla fiducia.