
Certottica: decorazione Hi-Tech sugli occhiali
Di questo laboratorio del ‘saper fare’ che è il distretto dell’occhiale, Certottica è uno dei luoghi privilegiati. Qui si sviluppa la ricerca scientifica a stretto contatto con le imprese che collaborano ai progetti stessi. L’ultima frontiera sono le decorazioni hi-tech sulla plastica, ma non una plastica qualunque: il plexiglass. L’Istituto di Longarone riscrive la letterata scientifica, nel mondo dell’occhialeria non esistono sperimentazioni di questo genere.
L’obiettivo del progetto ‘Impiego del PECVD per la metallizzazione selettiva assistita dal laser di materiali non conduttori in particolare dei materiali plastici’, finanziato dalla Regione Veneto e a cui partecipano varie aziende del Bellunese e Vicentino, è realizzare scritte e loghi su materiali plastici con metalli preziosi, come per esempio l’oro. Non esiste letteratura scientifica in tal senso: la sperimentazione non ha altre basi se non gli esperimenti effettuati, attraverso un progetto precedente, negli stessi laboratori di Certottica. Un’innovazione nel vero senso della parola, dunque. Che non si ferma, perché i ricercatori dell’Istituto la scorsa settimana hanno deciso di accogliere una sfida proposta dagli stessi imprenditori che partecipano al progetto: tentare di depositare l’oro sul plexiglass, un tipo di plastica che trova impiego in più settori.
Il risultato che ci si aspetta di conseguire tramite la realizzazione di questo progetto consiste nella conclusione di un percorso di ricerca che permetta di concretizzare una volta di più una nuova tecnica decorativa da offrire all’industria dell’occhialeria e degli accessori di moda, come per esempio l’industria della gioielleria e della bigiotteria. Si tratta di un processo che dovrebbe permettere la realizzazione di prodotti in materiale plastico con finiture esclusive e personalizzate e di conseguire un concreto vantaggio competitivo.
Per le sperimentazioni, i ricercatori avranno tre mesi di tempo: a dicembre si terrà un nuovo incontro con gli imprenditori per fare il punto della situazione. Solo allora si potrà sapere se questa idea innovativa può trovare spazio nell’industrializzazione del prodotto e diventare un vero e proprio processo industriale.