
Bellinger: il trionfo degli opposti
Bellinger è diventato in breve tempo un nome di riferimento nel settore dell'eyewear. I prodotti dell'azienda, nata nel 2003 grazie all'idea di Claus e Malene Bellinger, oggi sono venduti in oltre 40 paesi. Sono prodotti che nascono dalla combinazione degli opposti: maschile e femminile, ispirazione mediterranea e design danese, umorismo e serietà, successo e umiltà. Proprio Claus Bellinger ha tolto ad Eyesway molte curiosità rispondendo ad alcune domande sulla nascita e l'evoluzione della sua azienda e dei suoi prodotti. “Ho iniziato a lavorare nell’eyewear nel 1998. Tuttavia, conoscevo già questo settore grazie a delle informazioni ottenute da amici che vi lavoravano e l’ho sempre considerato un mondo molto interessante e ricco di ispirazione”. -Cosa l'ha spinta ad entrare in questo settore e ad aprire una sua azienda? “È stata una coincidenza. Lavoravo nell’arredo e fui contattato da un’azienda di eyewear danese che mi propose una posizione interessante. Trascorsi cinque anni - durante i quali ho lavorato con l’azienda danese di eyewear e ho fatto l’agente/distributore per altri marchi di eyewear - mia moglie Malene ed io decidemmo di fondare la Bellinger. Sentivamo di poter fare la differenza con le nostre idee e il nostro modo di intendere l’eyewear. E da allora è stato un crescendo di inspirazioni.” -Da cosa traggono ispirazione le vostre collezioni? “Fin dall’inizio, per le collezioni Bellinger e Kamaeleon ci siamo ispirati alla storia, alla natura, ai componenti d’arredo, alle grandi opere. Per Bellinger, le collezioni Silmo 2009 e Mido 2010 si ispirano a quattro temi chiave: Futuristica ed innovazione, Grandi opere, Romantico ed intricato, passaggi per il paradiso. Blac, la nostra collezione di fibra di carbonio presentata per la prima volta a Mido 2008, si ispira alle gare automobilistiche e agli sport estremi. Volevamo creare qualcosa di totalmente diverso, con materiali innovativi. È realizzata interamente a mano nel nostro centro di produzione specializzato in Danimarca. Una collezione maschile, di alta gamma e assolutamente cool”. -Disegna lei personalmente le tue collezioni o si è affidato ad un designer? “Ci avvaliamo di un team tecnico e di un team di design formato da quattro persone oltre a me e mia moglie, tutte con un background tecnico o creativo. All’inizio eravamo solo mia moglie ed io ma poi, considerato che le collezioni si sono ampliate e, a seguito della creazione di Blac, abbiamo avvertito la necessità di introdurre altre risorse nel nostro team, specialmente dal punto di vista tecnico”. -Per un quadro delle novità di quest'anno, ci può descrivere quelli che per lei sono i modelli di punta 2010? Bellinger mostra due immagini, una della collezione che prende il suo nome, l’altra di Blac. “Ecco i modelli – dice – che secondo noi venderanno di più nel 2010. Per il modello Tube di Bellinger abbiamo lavorato con soluzioni tecniche molto avanzate, ad esempio una cerniera a molla sviluppata appositamente per il cliente in titanio e con un foglio di titanio piegato a 180 gradi per dare maggior volume alle aste ed un effetto 3D con gli intagli. Al tempo stesso, l’idea e la filosofia è quella di mantenere il look semplice e pulito. L'abbiamo introdotto su quattro modelli diversi e in numerosi colori. Bellinger ha sempre amato i colori vivaci e, pertanto, dopo due anni di tinte scure e più pacate, crediamo sia il momento di colori più decisi. Per Blac abbiamo utilizzato colori a due tonalità in fibra di carbonio e in fibra di vetro colorata: un meraviglioso gioco cromatico sulla montatura che vanta un frontale più scuro in fibra di carbonio e una fibra di vetro dai colori sgargianti sul lato interno”. -Siete stati di recente a Mido. Qualche impressione generale sulla manifestazione? “Quest’anno Mido a nostro giudizio è migliorato di molto rispetto al 2009. Siamo tuttavia convinti che non sia organizzato in un periodo favorevole” conclude Claus Bellinger facendo una riflessione climatica: “il tempo esercita una grande influenza sulla partecipazione. A marzo fa ancora tanto freddo”. Il fondatore racconta nascita ed evoluzione dell'azienda danese