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Aggiornamenti ECM non più obbligatori per gli Ottici optometristi

Aggiornamenti ECM non più obbligatori per gli Ottici optometristi

Il Ministero della Salute ha ufficializzato la decisione della Commissione Nazionale per la Formazione Continua che, in occasione della riunione del 14 luglio 2010, ha escluso gli operatori delle “arti ausiliarie delle professioni sanitarie”, tra cui gli ottici optometristi, dall’obbligo di aggiornamento Ecm. La ferma presa di posizione del presidente di Federottica Giulio Velati “La lettera ricevuta dell’AGENAS (Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali) fa ricadere di riflesso anche sulla nostra professione la decisione di una non obbligatorietà all’espletamento della formazione continua da parte dell’ottico optometrista. Questa decisione ci porta a fare una riflessione ad alta voce. La formazione e l’aggiornamento, e in particolare la Formazione Continua in Medicina, non dovrebbe essere il fiore all'occhiello di una pubblica amministrazione che si pone l'obiettivo di creare le condizioni per dare il miglior servizio pubblico ai suoi cittadini?Se così è, l’esclusione dall'obbligatorietà dell'aggiornamento professionale da parte degli operatori delle "arti ausiliare delle professioni sanitarie" - quali sono ancora inopportunamente considerati gli ottici optometristi italiani - riteniamo sia una decisione superficiale e irresponsabile. Un’obbligatorietà che è stata accettata e svolta fin dall’inizio con puntuale rigore ed attenzione dalla nostra categoria, nella consapevolezza della sua importanza per la fornitura di un sempre miglior contributo professionale al Pubblico. Questa decisione penalizza professionisti che ogni giorno sono in prima linea per fornire un servizio di pubblica utilità qual è il benessere visivo.Con questa consapevolezza e con la necessaria determinazione Federottica, unitamente a tutto il mondo dell’ottica, sta ponendo in essere tutte le azioni che si renderanno necessarie per ottenere il giusto e doveroso ripristino delle peculiarità che vedevano la nostra professione inserita a pieno titolo nel novero delle professioni di carattere sanitario”.     Il commento di Giulio Velati in risposta all'ufficializzazione dell'esclusione della categoria dall'obbligatorietà della formazione  
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