
Contro i veleni della pelle arriva il comitato internazionale
Stop a prurito, arrossamento, bruciore, allergie da contatto con occhiali, collane, bracciali, utensili da cucina: l'11 e il 12 febbraio prossimo, in Certottica, sarà al lavoro il comitato internazionale per rivedere la norma EN 1811:1998 sulla determinazione del rilascio di nichel degli oggetti a contatto diretto e prolungato con la pelle. Il miglior punto di partenza prospettato finora per risolvere il problema è quello di Certottica, che sarà oggetto sperimentato in sei laboratori europei. L'Istituto di Longarone, all'interno del Comitato, rappresenta l'Italia insieme ad ANFAO: in gioco, la garanzia alla salute, la riformulazione della norma e la qualità del prodotto.
Un bracciale che non crea pustole, la montatura metallica di un occhiale che provoca escoriazioni: ANFAO, Certottica e il Task Group 1 del CEN/TC 347 contro i killer della pelle, in primis, il nichel che molti oggetti di moda e dispositivi di protezione, come gli occhiali, rilasciano sulla pelle.
Venendo alle conseguenze pratiche, l'allergia al nickel si manifesta principalmente con una dermatite da contatto e, in caso di contatto continuato, con eczema: nella zona di contatto compaiono eritema, desquamazione, vescicole ripiene di liquido chiaro; successivamente le vescicole si possono rompere e trasformarsi in crosticine. Spesso le persone affette da dermatite da contatto presentano altre malattie allergiche (es. asma o rinite allergica) o hanno storia familiare di allergia. Un disturbo non da poco, ma vediamo dove si nasconde il nichel. Sono particolarmente ricchi di nickel tutti gli oggetti metallici, soprattutto ornamenti e gioielli di bigiotteria, ma anche utensili da cucina e da lavoro, ad eccezione degli oggetti in oro e quelli in acciaio inox che ne contengono piccolissime quantità.
Inoltre, lo si trova in altri prodotti come i cosmetici, i detersivi, le tinture per capelli e, anche se in quantità infinitesimali, persino in numerosi alimenti. La questione, è evidente, va approfondita dalla scienza. Nello specifico, per quanto riguarda i lavori del Task Group, la chiave del problema è stata la ricerca di una nuova soluzione di sudore sintetico che abbia una stabilità migliore di quella attualmente impiegata per simulare il rilascio del nichel e permetta misure più accurate e maggiormente riproducibili. Per questo scopo sono stati effettuati numerosi test in diversi laboratori europei, tra cui quello di Certottica in rappresentanza dell'Italia, e sono state prese in esame varie soluzioni alternative.
Ora le sperimentazioni di laboratorio, dopo l'analisi degli ultimi risultati presentati a Copenhagen in novembre, proseguono dall'ultima formulazione rivista di sudore sintetico, elaborata da Certottica nell'ambito di un progetto specifico finanziato da EUROM: oggi, tale formulazione, rappresenta il miglior punto di partenza per continuare le indagini scientifiche sul problema tanto che sarà oggetto dell'ultimo stage di sperimentazioni da parte di ben sei laboratori di ricerca europei e gli esiti saranno discussi a febbraio nell'incontro internazionale, che si terrà nell'istituto di Longarone. Il meeting riveste un momento di particolare importanza perché sarà l'occasione per discutere il documento, in gergo tecnico definito '1st Working Document, da presentare al CEN entro il 21 marzo 2008 e che costituirà il testo base per la norma rivista. La Commissione europea ha, infatti, imposto come termine di scadenza per la validazione della norma l'autunno 2010.