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Safilo racconta i primi anni di vita dell'occhiale al Meeting di Rimini

Safilo racconta i primi anni di vita dell'occhiale al Meeting di Rimini

Safilo racconta i primi anni di vita dell'occhiale con cinque modelli tratti da raffigurazioni medievali ed esposti all'interno della mostra 'Sulle spalle dei giganti. Luoghi e maestri della scienza nel Medioevo europeo', in programma dal 21 al 27 agosto in occasione del Meeting di Rimini.

Con questa iniziativa Safilo rinnova il proprio impegno nella diffusione di una cultura legata a questo oggetto che, nato dal genio creativo di abili artigiani italiani, è oggi un accessorio ricercato e apprezzato in tutto il mondo. Un invito a conoscere o riscoprire le invenzioni scientifiche che hanno segnato profondi cambiamenti nelle abitudini e nella vita quotidiana di questa epoca storica.

I primi ausili visivi, costituiti da semplici lenti rotonde inserite in una montatura a perno in corno, osso o ferro, risalgono infatti al 1300 e sono stati prodotti dai cristallieri veneziani, custodi e professionisti dell'arte vetraia, una delle attività più floride e tutelate dell'epoca. Inizialmente gli occhiali erano utilizzati soprattutto da ecclesiastici e aristocratici istruiti alla lettura e alla scrittura, che disponevano di biblioteche e si dedicavano alla ricerca e allo studio.

Le origini venete e lo sviluppo successivo dell'occhiale nel mondo si riscoprono appieno nella Galleria Guglielmo Tabacchi di Safilo a Padova, la più ricca e completa collezione privata dedicata alla storia degli occhiali, di cui gli antichi modelli presenti in mostra costituiscono una piccola ma significativa testimonianza della vita intellettuale, creativa e operativa dell'uomo.

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