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Maxisportello unico per l'export

Maxisportello unico per l'export

Nello sportello unico per l'internazionalizzazione entrerà anche l'attività di Sviluppo Italia, la società pubblica per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo dell'impresa. E i nuovi organismi che nasceranno per sostenere l'espansione del made in Italy sui mercati internazionali, nel prestare la loro assistenza alle multinazionali italiane, dovranno cooperare con il punto nazionale Ocse istituito presso il Ministero delle attività produttive.

Sono queste alcune delle modifiche che il senato ha apportato al ddl (presentato in prima lettura alla camera), che contiene le misure per l'internazionalizzazione delle aziende e la delega al governo per il riordino degli organismi operanti nel settore.

Ieri il disegno di legge (n. 4360) è ritornato all'esame dell'aula di Montecitorio per la votazione di una serie di emendamenti, solo formali e che non modificano il contenuto sostanziale degli articoli.

Il ddl nei giorni scorsi ha passato l'analisi della X commissione permanente (attività produttive, commercio e turismo), che ha introdotto alcune modifiche relative agli anni di copertura finanziaria del provvedimento. Rispetto alla bozza originaria, i senatori hanno aggiunto che all'attività degli sportelli per l'internazionalizzazione partecipino non solo gli enti originariamente individuati (Uffici Ice, dell'Enit, delle camere di commercio all'estero) ma anche Sviluppo Italia SpA, che tra le sue finalità ha proprio quella di facilitare l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo delle imprese.

Per le specifiche attività di assistenza e di consulenza alle imprese multinazionali, inoltre, gli sportelli unici dovranno anche cooperare con il punto nazionale di contatto Ocse (Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico) istituito presso il ministero delle attività produttive e finalizzato a promuovere l'osservanza, da parte delle imprese multinazionali, di un codice di comportamento comune.

Resta invariato il costo per l'attuazione dell'intero provvedimento, pari a 15,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2004 e 2005. Una volta a regime gli sportelli unici per l'internazionalizzazione previsti dal ddl eserciteranno le funzioni di orientamento, assistenza e consulenza alle imprese e agli operatori italiani, per sostenere l'avvio di attività imprenditoriali all'estero, la tutela del made in Italy e il coordinamento di attività promozionali realizzate fuori da confini.

(Fonte: Italia Oggi)

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