Vai al contenuto principale
keyboard_return Invio

Lusso 2004, il richiamo dell'Asia

Lusso 2004, il richiamo dell'Asia

Hong KongI responsabili di alcune delle aziende del lusso tra le più note a livello mondiale si sono riuniti per fare un bilancio dell'anno appena trascorso e confrontarsi sulla rinascita dell'Estremo oriente come nuova frontiera del lusso, nel convegno 'Lusso 2004, il richiamo dell'Asia', organizzato dall'International Herald Tribune.

Per Diego Della Valle, fondatore della Tod's, presente con punti vendita diretti sia a Singapore che in Tailandia e con un programma di espansione che prevede l'apertura di 20 nuovi negozi nell'area cinese entro i prossimi cinque anni, 'la Cina è un investimento a lungo termine; l'area del Sud Est asiatico invece può dare un ritorno economico molto veloce'.

Sulla stessa linea Francis Gouten, responsabile dell'Asia orientale per il gruppo Richemont (Cartier e Dunhill) che nell'ultimo anno ha fatto registrare vendite per 637 milioni di euro (Giappone escluso), dove ha spiccato soprattutto Hong Kong e in misura inferiore Singapore, mentre la Cina continentale per ora non ha mostrato le sue potenzialità.

Con il ritorno dei marchi del lusso agli investimenti nel Sud Est asiatico, è tornato ai livelli del boom pre 1997 anche il mercato degli immobili commerciali, soprattutto a Hong Kong. Nel distretto centrale, infatti, non esiste più uno spazio libero e i prezzi per vendite e affitti sono in continua ascesa spinti dalle nuove e continue aperture dei marchi del lusso. Il gruppo Lvmh, ad esempio, ha spiegato il suo capo Bernard Arnault, conta di incrementare dal 10 al 15% gli spazi che ha nell'ex colonia e nel frattempo si sta espandendo in tutto il Paese; nell'ultimo anno ha aperto 13 negozi Louis Vuitton in 10 città cinesi.

(Fonte: Ansa)

Indietro