
Dieci idee per rilanciare la competitività delle aziende italiane
Il progetto di provvedimento su cui sta lavorando il Governo per rilanciare la competitività delle imprese italiane si articola in dieci aree d'azione. La bozza, presentata dal Ministro dell'Economia Domenico Siniscalco, indica soprattutto dei 'titoli' di misure non pienamente definite in dettaglio, ma entro la fine del mese il piano dovrebbe prendere corpo, anche se molto dipenderà dalle risorse che verranno effettivamente rese disponibili.
La prima area è quella del sostegno all'internazionalizzazione. In questo ambito, si punta a rafforzare la lotta alla contraffazione e la tutela dei marchi italiani, anche con un inasprimento dei controlli alle dogane. Si annunciano anche disposizioni in materia di obbligazioni bancarie garantite e norme del diritto fallimentare.
La seconda è quella che riguarda il Mezzogiorno. Si va dalla riforma degli incentivi alle imprese, che dovrebbe prevedere una revisione della legge 488, sostituita da un intervento composto fino al 50% da contributo conto capitale, più 25% credito agevolato, più 25% credito bancario, al rafforzamento dei benefici Irap per le nuove assunzioni nelle aree sotto utilizzate. Disposizioni vengono annunciate anche per ordini e professioni, per l'adeguamento ai requisiti di Basilea2 dei fondi di garanzia pubblica e per le obbligazioni bancarie garantite.
Terzo, la semplificazione e il Fisco: rafforzamento dello sportello unico per le attività produttive, revisione dell'Ici sui grandi impianti e sospensione della possibilità di aumento dell'addizionale Irap. Previsto inoltre lo snellimento degli adempimenti burocratici e amministrativi per le aziende anche attraverso norme 'taglialeggi' e la costituzione di una commissione di esperti e di un ufficio ad hoc in materia di semplificazione.
Quarto, le infrastrutture, anche con un rifinanziamento delle legge Obiettivo, con una legge Obiettivo per le infrastrutture delle città e operando interventi infrastrutturali per il mercato dell'energia.
Il quinto capitolo riguarda gli investimenti in ricerca e sviluppo: saranno in particolare assegnati fondi alla ricerca svolta insieme da imprese e università. Segue la modernizzazione della pubblica amministrazione, con l'assegnazione di un pc a ogni dipendente pubblico, l'obbligo da parte degli uffici di ricevere tutta la documentazione inviata telematicamente e la trasmissione telematica di atti e documenti rilevanti a fini fiscali.
Settimo, l'industria: misure di stimolo all'auto-imprenditorialità, tra cui nuove risorse dal 2008 e facilitazioni procedurali e amministrative; si prospettano interventi nel settore agroalimentare; la soppressione del Fondo Interbancario di Garanzia e la disciplina garanzie Ismea; la trasformazione dell'Enit in Agenzia e l'istituzione di un vero e proprio portale del made in Italy.
Ottava area, il Tfr, con lo sblocco delle risorse per compensare il trasferimento delle liquidazioni ai fondi pensione.
Nono, aggiustamenti alla legge 30 sul mercato del lavoro: si cita il tema della riforma dei contratti temporanei.
Infine, l'università: la principale novità è il credito agli studenti, attraverso la costituzione di una Spa per l'erogazione di finanziamenti agevolati a sostegno dello studio secondario superiore e universitario.
(Fonte: La Stampa)