
Certottica: ricerche sulle tecnologie di deposizione sottovuoto
Certottica sta portando avanti una serie di ricerche sulle tecnologie di deposizione sottovuoto (Pecvd e Pvd), già utilizzate industrialmente in altri settori, al fine di individuare quelle più adatte per il rivestimento delle montature per occhiali. Sono state infatti condotte dai ricercatori di Certottica, con l'aiuto di tecnici specializzati, delle sperimentazioni e delle visite presso vari centri di ricerca e siti produttivi che operano nel campo delle deposizioni superficiali tra cui il Cnr di Tor Vergata a Roma, la ditta Moma di Dalmine, la Genta Platit di Torino.
Questa fase ha permesso di studiare nuovi approcci nei confronti della tecnica Pecvd che, dall'inizio di ottobre 2005, sarà approfondita grazie alla collaborazione con Nanofab (Nanofabrication Facility), uno dei primi laboratori europei per le applicazioni delle nanotecnologie alla produzione industriale, che ha realizzato nel Parco Scientifico Tecnologico Vega di Marghera dei laboratori per la ricerca e la sperimentazione.
L'obiettivo primario che Certottica intende perseguire con questa serie di azioni è l'acquisizione del know-how, tramite la sperimentazione mirata, sulle tecnologie del sottovuoto che potrebbero, in un prossimo futuro, sostituire i tradizionali processi galvanici e di verniciatura applicati attualmente dall'occhialeria.
Lo studio dell'applicazione dei processi sottovuoto all'occhiale potrebbe produrre infatti nuovi e importanti risultati sia per il prodotto che per le aziende: l'aspetto decorativo del prodotto finito potrebbe essere migliorato nei requisiti di brillantezza dei colori, di lucentezza e di realizzazione di effetti innovativi con conseguenti ricadute sul mercato. Per quanto riguarda l'aspetto funzionale, i nuovi rivestimenti potrebbero garantire maggiori garanzie sulle caratteristiche antigraffio, anticorrosione, di barriera al rilascio del nichel, di usura: l'aumento degli standard di qualità mira alla soddisfazione delle esigenze sempre più raffinate del consumatore.
Per le aziende produttrici i benefici dell'applicazione delle tecnologie del sottovuoto interessano almeno due aspetti: l'impiego di materiali nobili quali l'oro o l'argento nei rivestimenti delle montature, che a oggi sono utilizzati in quantità notevole e poi irrimediabilmente dispersi al termine del ciclo di galvanizzazione, si ridurrebbe di molto con l'introduzione del nuovo sistema di lavorazione, che impiega quantità di materiale fino a 3 volte minori. Per quanto riguarda, invece, il problema dell'impatto ambientale delle lavorazioni l'obiettivo rimane sempre la ricerca di processi puliti, ecologici e water-dry: al tradizionale processo di galvanizzazione, che impiega notevoli risorse idriche e che produce un'elevata quantità di rifiuti, si potrebbe sostituire un processo che richiede strutture più piccole e più versatili e che riduce il volume delle produzioni inquinanti.
La convenzione operativa stipulata tra Certottica e Nanofab permette di avere a disposizione il laboratorio più avanzato d'Italia per la sperimentazione del Pecvd sulle montature per occhiali.
Il progetto per il quale è stata attivata la convenzione è intitolato 'Studio dell'applicazione alla produzione di occhiali dei processi sottovuoto'. La convenzione stabilisce che le aziende partecipanti al progetto possano avvalersi delle strutture, delle attrezzature e del personale tecnico e scientifico della Nanofab per proseguire la ricerca sulle tecnologie del sottovuoto applicate all'occhialeria. Il personale di Nanofab, oltre a collaborare alla ricerca, svolgerà anche un'azione di formazione nei confronti dei ricercatori di Certottica in merito all'utilizzo delle moderne tecnologie del laboratorio di Marghera.
Per quanto concerne il Pvd, invece, è attualmente allo studio la possibilità di stipulare una convenzione con la società russa Elan-Praktik, specializzata nella realizzazione di impianti Pvd e di processi anticorrosivi sia funzionali che decorativi. L'Elan-Praktik potrebbe essere un valido partner nel progetto perché ha sviluppato, in collaborazione con la fabbrica di occhiali Liw Lewant di Bielawa (Polonia), un processo di trattamento Pvd della superficie dedicato esclusivamente alle montature in metallo per occhiali.