
Al via la quinta edizione del Progetto Educazione alla Visione
Il Progetto Educazione alla Visione (Peav), giunto al quinto anno di vita, vuole promuovere ancora più capillarmente le regole del benessere visivo e la figura dell'ottico optometrista, sin dalla scuola materna ad insegnanti, genitori e alunni.
La campagna educativa-preventiva promossa nelle scuole e nei centri ottici, in sinergia con le principali associazioni di categoria e con l'aiuto di importanti aziende del mondo ottico-optometrico e scolastico, desidera allargare i suoi orizzonti attraverso la collaborazione e l'integrazione professionale di altre professioni e associazioni.
L'accordo di collaborazione con la Peas (Progetto Educazione alla Salute) rappresenta il primo esempio di questa nuova strategia. L'azione di promozione attuata con un leggio gratuito per cattedra unita al test gratuito dell'efficienza visiva presso i centri ottici e le conferenze gratuite nelle scuole, sono le nuove modalità di marketing che hanno convinto più di 400 ottici optometristi di varie regioni italiane ad aderire al progetto; l'obiettivo per l'anno scolastico 2005/06 è di riuscire a creare una rete di circa 1.000 ottici optometristi pronti a promuovere la professione attraverso l'utilizzo di un leggio su ogni banco di scuola.
Inoltre l'impegno di sensibilizzazione nel mondo scolastico da quest'anno, in alcune regioni d'Italia, sarà rivolto anche agli alunni delle scuole medie. Attraverso lezioni di gruppo i ragazzi saranno coinvolti in un percorso educativo-preventivo che permetterà loro di maturare, attraverso esercizi ed esperienze pratiche, una miglior coscienza visiva-posturale di sè stessi.
Gli argomenti trattati permettono a tutti i partecipanti di apprendere in modo piacevole i principi di un corretto comportamento e i fattori ambientali che condizionano la corretta visione.
Tra questi: la valutazione della propria dominanza visiva; una valutazione globale dei sistemi posturale-visivo-masticatorio attraverso l'analisi di catene muscolari, dei sistemi tampone e delle strategie che l'organismo attua di fronte ad un problema visivo cognitivo (Tevip); la maturazione del processo di miniaturizzazione della scrittura, una tappa importante per una corretta impugnatura che non vada a stimolare difetti visivi; la necessità di una corretta valutazione del materiale didattico di base (leggii,quaderni, matite e penne) unito a protocolli di valutazione e potenziamento dell'impugnatura e della percezione dei colori; l'educazione a un corretto comportamento visivo sui banchi e a casa durante lo studio facilitato dall'utilizzo del piano inclinato e dal ripristino di una flessibilità visiva e corporea; la valutazione di una adeguata illuminazione e organizzazione ergonomica della classe rispetto al lavoro didattico proposto e alle esigenze visive di ogni singola persona; le strategie didattiche da attuare per facilitare i salti di fissazione durante la ricopiatura alla lavagna e l'apprendimento della lettura; la valutazione del fattore 'pic' (posizione-illuminazione-correzione) e tempi d'utilizzo di video-giochi, computer e televisione; il mantenimento di un'efficienza visiva attraverso semplici esercizi di stretching visivo.
Ai partecipanti viene consegnato il materiale didattico di supporto necessario per una corretta visione e buoni per un test visivo gratuito presso i centri ottici che aderiscono al progetto.
Il progetto Educazione alla visione è in linea con la riforma Moratti e i dettami della legge 162/90 sull'autonomia scolastica che chiede alla scuola di programmare annualmente le 'attività di educazione alla salute' per rafforzare il delicato e complesso processo educativo di ogni alunno che la scuola persegue come proprio fine istituzionale, coinvolgendo nel frattempo insegnanti e genitori per la promozione del benessere della persona inteso come 'stato completo di benessere fisico, mentale e sociale'.