
Urso a Belluno: 'L'occhialeria punti sui nuovi mercati'
Di fronte agli imprenditori della provincia bellunese, il viceministro alle Attività Produttive con delega al Commercio Estero Adolfo Urso ha lanciato sabato scorso il suo messaggio:' Davanti abbiamo grandi opportunità, le imprese devono sapere che presto avranno tutti gli strumenti per competere sul mercato internazionale'. Anche le piccole aziende però, dovranno darsi una dimensione internazionale, per esportare verso i paesi in via di sviluppo la qualità italiana laddove il "mercato del bello" (accessori e abbigliamento) è in crescita.
Il governo non farà mancare il proprio aiuto, con un pacchetto di provvedimenti presentato domani:"C'è una norma che permetterà di considerare il campionariato come innovazione tecnologica, il che consente di accedere a finanziamenti comunitari. E ci sono due bandi che intendono favorire il commercio elettronico (con 83 milioni di euro) e i collegamenti telematici (con 34 milioni di euro)".
Provvedimenti a favore delle piccole imprese, che incontrano maggiori difficoltà nell'esportazione dei prodotti e nei collegamenti con l'estero. "Anche i finanziamenti per agevolare la promozione all'estero del made in Italy crescono del 15 per cento", ha aggiunto Urso. Il governo ha messo il marchio "Italian fashion style" su abbigliamento e accessori e con questo conta di esportarlo a partire dalla grande kermesse 'Fashion: Italian Style' in programma a New York dal 10 febbraio.
Ma secondo il viceministro la grande occasione per gli imprenditori italiani è rappresentata dai nuovi mercati: Russia, Balcani e Brasile. 'Penso ad una filiazione', spiega Urso, 'in Italia devono restare gli stabilimenti principali, dove si fa ricerca, innovazione e dove si creano i prodotti di qualità. All'estero possiamo cercare una maggiore competitività nella quantità'. Anche qui con l'aiuto del governo "costruiremo centri commerciali per i nostri prodotti nelle strade principali di grandi città. Si chiameranno "Piazzetta Italia" e offriranno una vetrina ai produttori di abbigliamento e accessori soprattutto". Le prime Piazzette sorgeranno a Mosca e a San Pietroburgo. A Pechino, invece, l'Italian Style si piazzerà sulla porta d'ingresso della Città Proibita, sempre che arrivino le autorizzazioni.Sul fronte europeo le imprese italiane devono investire, secondo il membro del governo, nei paesi che si preparano ad entrare nell'Unione, perché "lì si registreranno tassi di crescita intorno al 4 per cento".
Urso si è poi soffermato sul problema delle contraffazioni: "Nel mio ultimo viaggio in Cina ho segnalato a quel Governo 1.000 casi di contraffazione. Ed uno degli oggetti più contraffatti sono gli occhiali. E poco dopo, in Cina, certo non solo grazie al mio viaggio, hanno approvato una legge molto più restrittiva sulle contraffazioni. Il caso dell'occhiale è esemplare per cercare di far capire come la contraffazione sia dannosa non solo per l'azienda vittima, ma anche per il consumatore che utilizza occhiali che non gli garantiscono la salute. Un argomento - ha proseguito il viceministro - del quale ci siamo occupati anche nella Finanziaria, approvando una norma che, finalmente, dà la possibilità alle forze di Polizia di distruggere la merce ritrovata. E'su questa linea che si collocano anche provvedimenti in arrivo da parte dell'Europa".
(Fonti: Corriere delle Alpi - Il Gazzettino)