Trieste, incontro sull'utilizzo del laser in oftalmologia
Oggi a Trieste, presso il circolo della stampa di Corso Italia, avrà luogo un incontro con il direttore della Clinica oculistica dell'ateneo triestino Giuseppe Ravalico sul tema 'IL laser in oftalmologia'.Il primo impiego del laser in oftalmologia, una pratica che suscita ancora diverse perplessità tra molti professionisti dell'eye care, risale al 1961 sulla retina degli animali e al 1963 su quella degli uomini. Da allora gli sviluppi hanno portato a due tipi di laser: quelli terapeutici e quelli diagnostici.
I primi comprendono i laser che utilizzano l'energia fototermica per provocare delle «bruciature».è il caso, ad esempio, del trattamento fotocoagulativo della retina nella retinopatia diabetica, nelle rotture retiniche come prevenzione del distacco di retina, nelle trombosi vascolari e in alcune maculopatie.Di più recente impiego il laser a diodo per la terapia di alcune malattie senili e di alcuni tumori coroidali. Sulla stessa linea, il laser utilizzato nella terapia fotodinamica di forme particolari di degenerazione maculare legata all'età o alla miopia elevate.Va ancora ricordato l'endolaser usato negli interventi di chirurgia vitreo-retinica o il laser per la cura del glaucoma ad angolo aperto o nelle forme di glaucoma refrattario.
Molto più recente è invece l'applicazione del laser a scopi diagnostici.Strumenti sofisticati e molto costosi aiutano in modo determinante nello studio di malattie gravissime quali il glaucoma, le degenerazioni e le infiammazioni retiniche. In comune con i chirurghi estetici, gli oculisti usano anche il laser per la chirurgia ricostruttiva delle palpebre.
(Fonte: Il Piccolo di Trieste)