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Ricerca, la tecnologia dei telescopi per la cura dell'occhio

Il telescopio satellitare della NASA HubbleAlcuni ricercatori del Visual Sciences Group, presso l'Università dell'Indiana stanno cercando da tempo di adattare una sofisticata tecnologia per l'osservazione delle stelle più lontane all'analisi della retina e del fondo oculare. L'osservazione del cielo deve passare attraverso l'atmosfera terrestre: per questa ragione i telescopi sia terrestri che spaziali, compreso l'Hubble, utilizzano l' "ottica adattiva". Si tratta di un sistema computerizzato che usa specchi per correggere automaticamente qualunque distorsione e disturbo della visione. Lo stesso ordine di problemi si pone per l'osservazione della retina: in questo caso bisogna infatti guardare attraverso l'occhio, la cui struttura e le cui dinamiche possono mutare e disturbare la visione del fondo oculare.

Gli studiosi americani hanno perciò messo a punto uno strumento di nome "aberrometro oculare" che permette di raccogliere la luce riflessa dalla retina misurandone le deviazioni dalla norma e nello stesso tempo hanno elaborato una tecnologia che corregge gli errori rilevati dall'aberrometro. In questo modo è possibile visualizzare chiaramente ogni singola cellula della retina e determinare con esattezza quali siano danneggiate.

Due sono i limiti che ostacolano l'applicazione dell'ottica adattiva ad altre 'imaging technologies': si tratta di una tecnologia ancora troppo costosa e gli specchi di cui ha bisogno sono troppo larghi per permetterne un uso diffuso. È questa la ragione per cui il Visual Sciences Group sta lavorando al MEM (Micro Electrical Mechanical system), un sistema per costruire specchi minuscoli e meno costosi ricorrendo alle medesime tecniche utilizzate per la fabbricazione di circuiti integrati.

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