
Occhialeria: 'Belluno sarà tra le prime a sentire la ripresa'
Il mondo dell'occhialeria può essere ottimista, parola di Dominick Salvatore. Il presidente del dipartimento di economia della Fordham University, editorialista per il Sole 24ORE, era ospite ieri di Assindustria di Belluno e in mezzo agli industriali del capoluogo veneto ha messo in mostra tutto il suo ottimismo: 'Il commercio internazionale non va male e qui a Belluno sarete tra i primi a sentire la ripresa. Io non sbaglio mai le mie previsioni'.
L'esperto di microeconomia e di economia internazionale ha sgombrato il campo da ogni equivoco: la recessione non c'è. 'Non c'è la crescita che vorremmo, gli Usa vanno dal 2,6 al 2,8 per cento, l'Europa intorno al 2 e l'Italia all'1,5. Ma questo è sempre meglio della recessione'. E la guerra alle porte? "Sarà un conflitto breve, durante il quale il prezzo del petrolio crescerà fino ai 50 dollari al barile (contro i 30 attuali) ma poi tutto tornerà come prima. Per il momento i mercati risentono di questa incertezza e aspettano che tutto si risolva per rilanciarsi".
Certo, qualcosa per favorire la ripresa si può fare: quel che serve all'Italia, a sentire Salvatore, sono 'forti ristrutturazioni', per eliminare le 'troppe rigidità' presenti. L'esperto americano non nasconde la propria contrarietà verso le ingessature del mercato del lavoro europeo: 'qui da voi ci sono troppe garanzie che danno benessere ai lavoratori ma rallentano l'economia. Negli Usa il contrario. Ma alla fine l'Europa pagherà un prezzo salato: gli obiettivi di crescita fissati per il 2010 sono lontanissimi, gli investimenti in tecnologia stanno partendo con forte ritardo, i dati sono drammatici e l'Italia è in coda al treno'. Alla fine però, a prevalere è sempre l'ottimismo: 'Crescere poco, come ha fatto l'Italia nel 2002 (0,7 per cento di produttività, zero totale di incremento di produttività slegata dalla forza lavoro e dai capitali) è sempre meglio che non crescere affatto'.
(Fonte: Corriere delle Alpi)