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Le nuove collezioni di occhiali made in Italy fanno parlare di sé anche oltremanica

L' International Herald Tribune di oggi lancia uno sguardo sulle case di moda italiane che quest'anno hanno scelto di entrare nel mercato dell'eyewear: una scelta che sembra esser diventata un imperativo per quasi tutte le griffe. 'La moda ha rivolto la propria attenzione al volto e a ciò che gli si mette addosso', dice a proposito Vittorio Tabacchi, presidente di Safilo e di Anfao. 'Quello dell'occhiale è un mercato per specialisti nient'affatto saturo e con eccellenti prospettive di sviluppo'.

Sono questi alcuni dei fattori che hanno influenzato alcuni brand del lusso come Bottega Veneta, che lancia quest'anno la sua prima collezione. Tomas Maier, il direttore creativo dell'azienda, ha posto particolare attenzione a un elemento del volto non sempre tenuto nella giusta considerazione, le sopracciglia. 'È molto raro trovare occhiali che si allineano in modo piacevole alle sopracciglia; io ho cercato di creare montature che ne ridisegnino la forma', dice il designer. Le nuove montature di Maier sono realizzate in metallo lucido e acetato color tartaruga, le lenti high-performance color grigioverde e ambra offrono un'ottima protezione contro i raggi UV, mentre tutti gli elementi della realizzazione sono visibili e rifiniti a mano. A differenza dalla maggior parte dei casi, non compaiono su queste montature loghi molto appariscenti. 'Per me', dice ancora Maier, 'sono molto più importanti il design, la funzionalità e i dettagli rifiniti a mano'.

Non tutte le case di moda, però, scelgono questo approccio discreto. Furla, la griffe distribuita in 64 paesi grazie a 178 negozi monomarca, enfatizza il logo F sulla sua prima collezione eyewear. Secondo Giovanna Furlanetto, presidente del gruppo, l'eyewear è un prodotto di moda che contribuisce notevolmente alla visibilità del marchio tramite negozi monomarca e ottici selezionati. La nuova collezione Furla prevede 20 modelli, che il prossimo anno dovrebbero salire a 30.

Consuelo Castigliani, della Marni, invece, traspone gli stessi dettagli eclettici della collezione pret-a-portèr primavera/estate 2003 in montature di metallo dorato, aste rivestite di pelle e lenti ombrate. Ennio Capasa, lo stilista di Costume National, ha scelto per la sua prima collezione eyewear una linea minimalista.

Secondo Cirillo Marcolin, amministratore delegato del Gruppo Marcolin e Presidente di Mido, sempre più aziende stanno aggiungendo alle loro collezioni pezzi a tiratura limitata. È il caso ad esempio di Valentino, che ha recentemente lanciato un edizione limitata di occhiali da sole numerati: ogni montatura è ornata con 150 cristalli Swarovski, tutti inseriti a mano.
Sulla stessa lunghezza d'onda si colloca Fendi, che ha presentato quest'anno una serie di modelli tempestati di gioielli.

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