
La terapia fotodinamica, una nuova cura contro la maculopatia degenerativa
La Fondazione Bietti per la ricerca in Oftalmologia ha comunicato ieri i risultati ottenuti dopo tre anni di applicazione della terapia fotodinamica per la cura della maculopatia degenerativa. Secondo i dati resi noti, il 75% dei pazienti sottoposti al trattamento riesce ad arrestare la malattia e a conservare le proprie diottrie, mentre il 20% dei pazienti recupera la quasi totalità della vista.
'La terapia fotodinamica', spiega Mario Stirpe, Presidente della Bietti, 'è il primo trattamento farmacologico ad essere ufficialmente approvato nei sistemi sanitari mondiali per frenare l'avanzata della degenerazione maculare dell'anziano. È divenuta possibile grazie alla messa a punto della verteporfina, un tracciante fotosensibile che permette l'applicazione di laser a bassa potenza, non termica, con cui eliminare così i tessuti oculari degenerati, senza danneggiare quelli sani circostanti'.
La maculopatia degenerativa, tra le cui cause va annoverata anche la miopia patologica, è una malattia che comporta la formazione sulla retina di vasi sanguigni che possono crescere fino a danneggiare morfologicamente e funzionalmente la superficie retinica. L'intervento con il laser per rimuovere la parte malata rischia di danneggiare i tessuti sani adiacenti.
Il nuovo trattamento, che ha già ottenuto l'approvazione della Food and Drug Administration, si basa invece sull'impiego di sostanze, come appunto la verteporfina, che si trasformano se vengono a contatto con la luce. Raggiunta da un raggio laser debole che non sviluppa calore la molecola iniettata produce radicali liberi che aggrediscono la struttura dei nuovi vasi sanguigni distruggendoli. Il farmaco, in particolare, si concentra nelle membrane neovascolari, dopodiché la retina viene irradiata con un laser dosato in modo da attivare il farmaco, senza coagulare la retina circostante, ottenendo così la chiusura selettiva dei neovasi.
L'obiettivo è ora quello di garantire la massima diffusione della terapia, limitando le liste d'attesa. La terapia fotodinamica funziona però solo per la forma umida o essudativa di degenerazione maculare, mentre non ha la stessa efficacia nei confronti di patologie quali la retinopatia diabetica, le occlusioni venose e arteriose della retina, forme evolute di degenerazione maculare o a base ereditaria. Sono quasi inesistenti le controindicazioni: solo il 2% dei pazienti ha riportato disturbi vicino alla zona del corpo in cui è stata effettuata l'iniezione, o ha temporaneamente subito la perdita della vista e altre reazioni alla luce solare.
I progressi scientifici legati al trattamento verranno illustrati compiutamente nel corso del convegno mondiale 'Miopia e malattie correlate', in programma per il 24-27 settembre 2003.
(Fonte La Stampa)