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'Il Sole 24 Ore': Luxottica, presto novità sull'acquisizione di nuove catene

Secondo un servizio apparso su Il Sole 24 Ore in edicola sabato 8 marzo, sono attese novità a breve termine riguardo all'acquisizione da parte di Luxottica di catene retailer extraeuropee. Sarebbero giunti infatti alle fasi conclusive alcuni dossier presi in considerazione dall'azienda qualche mese fa. Stando ad alcune inndiscrezioni trapelate dal quartier generale di Agordo, la scelta di un'acquisizione sarà attuata solo se presenterà un ritorno compatibile con i target del gruppo: l'operazione dovrà generare flussi di cassa in grado di ripagarsi entro cinque anni e presentare opportunità sinergiche, dall'integrazione di realtà già operative allo sviluppo delle vendite di prodotti Luxottica nei nuovi negozi.

La scelta di puntare su nuove acquisizioni nel settore retailer è una delle linee guida della strategia Luxottica per far fronte alla separazione dal marchio Armani. La società punta soprattutto sul mercato nordamericano, del quale detiene già il 18%, il 12% grazie a Lenscrafters, l'8% con Sunglasses. Più remota l'ipotesi europea, in quanto gli obiettivi sono meno pressanti e deve essere valutato e analizzato l'impatto sull'attività wholesale.

Per quanto riguarda i marchi, nelle prossime settimane dovrebbe iniziare la commercializzazione della prima collezione Versace, per la quale le previsioni parlano di un giro di affari di 90 milioni di euro nell'arco di un anno. Ma anche in questo campo la multinazionale intende portare a termine nuove acquisizioni: i potenziali partner devono rappresentare marchi di valore internazionale e le novità potrebbero emergere solo dal prossimo anno, quando alcuni stilisti potrebbero trovarsi nell'opportunità di stringere nuove intese.

Gli effetti di queste operazioni, secondo Il Sole 24 Ore, si dispiegheranno comunque nei prossimi anni, mentre nel 2003 Luxottica dovrà subire una contrazione del giro d'affari, interrompendo un trend che caratterizzava l'azienda sin dalla sua origine. Il fatturato potrebbe attestarsi sui 3,1 miliardi in caso di parità del rapporto tra euro e dollaro (ipotesi però considerata irreale dagli analisti). Il risultato operativo dovrebbe collocarsi, dopo i 600 milioni del 2002 (+18%), intorno a 550 milioni di euro, in presenza di un Ros atteso in prossimità del 18% e cioè inferiore di circa un punto rispetto ai valori del 2002.

Oltre alla debolezza del dollaro, Luxottica deve far fronte anche all'avversa congiuntura economica che si riflette sui consumi e al divorzio da Armani. Molti operatori temono, come reazione a queste circostanze, acquisizioni a tutti i costi, anche economicamente non compatibili. Le performance borsistiche risentono della bassa liquidità che impedisce lo sviluppo di potenzialità realizzabili se i volumi raggiungessero dimensioni congrue alla dimensione del business e degli indicatori reddituali. Sembra però quest'ultimo un sogno destinato a rimanere tale: negli Usa Luxottica è schiacciata verso la categoria delle small cap, mentre a Milano gli scambi ridotti precludono la possibilità di entrare nella lista Mib 30. a tutto ciò va aggiunta l'incertezza sul 5% di azioni in mano ad Armani, che dopo la separazione sul business deve deciderne l'allocazione.

(Fonte: il Sole 24 Ore)

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