
Il Made in Italy vince in Borsa
La banca d'affari milanese Tamburi & Associati ha voluto verificare l'esistenza di una connessione tra le performance di Borsa e il grado di notorietà/internazionalità dei marchi delle società quotate.
Per farlo, ha selezionato 21 società iscritte al listino che appartengono a specifici settori riconosciuti in tutto il mondo come tipicamente italiani: Bulgari, Benetton, It Holding, Luxottica, Mariella Burani, Marzotto, Stefanel, Tod's. Sul fronte design, Ducati, Giugiaro, Pininfarina e Targetti; nell'alimentare Campari.
Una volta costruito questo 'Made in Italy Index', gli esperti di Tamburi & Associati lo hanno confrontato con l'andamento dei tre indici ufficiali di Borsa. Mibtel, Mib 30 e Numtel, nel periodo da settembre 2000 a settembre 2003.
Nei tre anni presi in considerazione, il Mibtel ha perso il 42,82%, il Mib 30 il 46,85% e il Numtel l'81,58%. Il Made in Italy Index, invece, nel suo insieme ha perso quasi due punti in meno rispetto al Mibtel, cioè l'indice che è andato meno peggio tra quelli ufficiali.
Questo risultato, secondo Tamburi & Associati, conferma che i marchi Made in Italy, forti e riconoscibili funzionano. Inoltre, i risultati delle società che all'interno dell'indice presentano le maggiori dimensioni, nonché i marchi più prestigiosi nell'ambito del settore analizzato, presentano valori ancora più elevati rispetto a quelli medi di settore. Il Made in Italy Index, infatti, è stato trainato soprattutto da aziende come Bulgari (+52%), Benetton (+47%), Luxottica (+30,47%) e Tod's (+31%), che presentano business solidi e hanno sviluppato strategie di crescita di successo.
Questo studio dimostra che, al di là dei risultati economico-patrimoniali, il mercato attribuisce un valore al brand, al posizionamento e al carattere di unicità tipico di molte aziende nazionali.
(Fonte: Affari & Finanza)