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Gli occhiali da sole per bambino non sono giocattoli

Nei mesi scorsi il gruppo di esperti sulla sicurezza giocattoli della Commissione Europea ha fatto circolare un documento in cui si esprimeva il bisogno di maggiore chiarezza e attenzione sui giocattoli che imitano alcuni dispositivi di protezione individuale. Su questo argomento è stata chiamata a pronunciarsi Certottica, interrogata direttamente dal Ministero dell'Industria.

Secondo l'Istituto Italiano per la Certificazione dei Prodotti Ottici, gli occhiali da sole per bambino non dovrebbero in nessun caso essere classificati giocattoli, né l'apposizione di un'avvertenza specifica 'Attenzione! Questo è un giocattolo non è un dispositivo di protezione' viene ritenuta sufficiente a tutelare la salute del bambino. Il meccanismo della visione, infatti, si costruisce dalla nascita fin verso i sei anni (il 70% di essa matura tra i sei mesi e i due anni). Secondo statistiche recenti, il 25% dei bambini ha problemi di vista e il 12,5% di essi porta lenti a permanenza.

Se un casco da pompiere che imita un dispositivo per la protezione, ma non può essere confuso con esso, può essere oggetto di gioco senza rischi per il bambino, l'occhiale da sole giocattolo invece (cioè con lenti tinte e non filtranti) aggrava il rischio dei raggi UV cui è sottoposto il bambino: le lenti scure, infatti, riducono la luminosità e provocano l'allargamento della pupilla, consentendo l'entrata di una maggiore quantità di raggi ultravioletti invisibili e dannosi.

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