Giappone, terzo arresto per falsi Oakley venduti on line
Dopo i due arresti di settimana scorsa, un'altra persona è stata fermata ieri in Giappone per la presunta vendita di falsi occhiali Oakley su un'asta on line. I tre sono accusati di aver violato la legge sul trademark pubblicando a settembre un annuncio che offriva occhiali da sole stile Oakley a prezzi molto inferiori rispetto agli originali (25,30 euro contro 300, 400 euro).
Kenzo Takenama e sua moglie Yukako, insieme all'altra complice, avrebbero ammesso il commercio di sunglasses contraffatti. Le forze dell'ordine hanno trovato circa 4000 paia di occhiali nascosti in vari luoghi. Il sospetto, dopo aver controllato i movimenti sul conto corrente degli arrestati, è che abbiano guadagnato almeno 10.000.000 yen (circa 80 mila euro): oltre ai cento paia venduti in pochi giorni, infatti, potrebbero aver trovato in Malesia un mercato molto interessato.
Il brand americano è assai noto nel paese nipponico perché abitualmente indossato da beniamini dello sport quali il campione di baseball Ichiro Suzuki, che milita nella squadra americana dei Seattle Mariners, e il giocatore di calcio del Parma Hidetoshi Nakata. Anche il maratoneta Naoko Takahashi indossava occhiali Oakley quando nel 2000 vinse la medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Sydney.