Camera, proposta di legge: l'optometria agli oculisti
Il deputato Chiara Moroni ha oggi presentato a Montecitorio un progetto di legge (16 articoli) secondo il quale l'attività di optometrista, deve rientrare nei compiti dei medici oculisti (7 mila in Italia). Occorre inoltre aggiornare, secondo il primo firmatario del progetto, la figura dell'ortottista assistente di oftalmologia nonché definire quella dell'ottico mantenendone la natura di arte ausiliaria della professione sanitaria e facilitandone i criteri di accesso universitari.
'Negli ultimi due decenni', ha detto la Moroni, 'si è diffuso in Italia un fenomeno assai vasto di abusivismo strisciante e in parte tollerato, attraverso il quale molti ottici si sono definiti optometristi. E' un vero e proprio messaggio ingannevole nei confronti del pubblico. Particolarmente gravi sono poi i casi non infrequenti di compromissione della salute visiva che derivano da non corrette misurazioni della vista a causa di prescrizioni da parte di sedicenti ottici optometristi privi di adeguato percorso formativo e professionale'.
La figura dell'optometrista, ha aggiunto il deputato, non ha una propria disciplina né in Italia né in Europa. In particolare viene previsto che ogni attività dell'ottico trovi origine in una prescrizione del medico oculista della durata di tre anni per l'età adulta ed una per la terza età. 'Andrebbe anche regolamentata e comunque riportata nei negozi di ottica la vendita degli occhiali preconfezionati, perché l'autoprescrizione degli occhiali potrebbe creare disagi alla salute visiva'.
La Società Oftalmologica Italiana ha manifestato il proprio favore nei confronti dell'iniziativa: 'I progressi tecnici in oftalomologia' si legge in un comunicato stampa 'hanno raggiunto negli ultimi anni caratteri spiccatissimi e l'oculistica è diventata sempre più una specializzazione innovativa. E' quindi opportuno che le istituzioni sia scientifiche che governative assicurino di fornire un impegno sempre maggiore nella formazione e nell'aggiornamento sanitario che costituisce un sostegno adeguato ai progressi di cui si è fatta carico l'oculistica italiana'.